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Fluminimaggiore diventa comunità accogliente per i pensionati europei

06 Febbraio 2019 - Scritto da Associazione Scirarindi

Un'idea del sindaco Marco Corrias per combattere lo spopolamento del paese, attraendo i pensionati

Fluminimaggiore diventa comunità accogliente per i pensionati europei | Scirarindi

Fluminimaggiore, in provincia di Carbonia, sarà il primo paese in Italia pensato esclusivamente per il benessere degli over 65. Poco distante dal mare (sette chilometri), circondato da boschi e paesaggi spettacolari, un servizio di assistenza sanitaria 24 ore su 24 e una comunità accogliente dedita al benessere dei propri ospiti. E’ l’Happy Village cui sta lavorando Marco Corrias, il giornalista-scrittore eletto sindaco del suo paese d’origine nel giugno dello scorso anno e intenzionato a fare di Fluminimaggiore la prima residenza diffusa per pensionati di tutta Europa. Ex sito minerario di 3mila abitanti situato nel sud ovest della Sardegna, il paese negli ultimi anni è stato teatro di una brutta crisi: 400 gli abitanti che lo hanno abbandonato alla ricerca di un posto di lavoro e centinaia le case disabitate, compresi gli edifici e le strutture di archeologia mineraria immerse in una realtà paesaggistica di grande valore. Ed è proprio da qui, dalla bellezza e dalle risorse di un territorio ancora in gran parte da scoprire, che Corrias intende ripartire. L’idea è quella di mettere a frutto le ricchezze ambientali, agroalimentari, climatiche del sud ovest dell’Isola per attirare uomini e donne alla ricerca di luoghi dove la vita può essere piacevole, divertente e soprattutto sana.

 

I pensionati con la valigia Secondo l’ultimo rapporto Censis, sono 370mila i pensionati con la valigia che spendono la propria pensione all’estero: migliaia di italiani che hanno scelto di sfruttare le agevolazioni fiscali in Portogallo, Spagna o Tunisia, paesi dove un caffè costa 60 centesimi e la benzina poco più di un euro. Il modello non è però quello delle esclusive agevolazioni fiscali. «Qui a Fluminimaggiore pensiamo a un pacchetto chiavi in mano, dove chi arriva, oltre al clima mite, troverà residenze di prestigio, cooperative in grado di prestare innumerevoli servizi, trasporti pensati su misura, eccellenze gastronomiche a chilometro zero e la possibilità di accogliere e condividere coi propri affetti lunghi periodi di vacanze in strutture di livello».

Invece delle case di riposo... Archiviato il modello della tradizionale casa di riposo, si punta a strutture diffuse dotate di tutti i comfort, dai servizi di ristorazione ai centri ricreativo-sportivi. «Penso a chi piace andare al mare a luglio ma anche quelli che amano mangiare i ricci in spiaccia a gennaio, a chi ha la passione di andare a cercare funghi in ottobre, camminare o fare yoga a qualsiasi ora sulla spiaggia e andare al cinema, al teatro o all’opera senza lo stress del parcheggio. Penso alle escursioni nelle cantine vinicole, alle gite archeologiche, alla raccolta delle more e degli asparagi, alla lunga stagione estiva nelle nostre magnifiche calette. L’Iglesiente è un territorio straordinario e facilmente raggiungibile, si trova a poco più di un’ora da Cagliari, dall’aeroporto di Elmas, dall’isola di Carloforte o dalle dune di Piscinas, uno dei deserti naturali più grandi d’Europa dove i bagni di sole si fanno anche a dicembre inoltrato».

  Affitti a 300 euro al mese Il modello a cui sta lavorando Corrias è quella della cooperativa di servizi o di una cooperativa di comunità dove tutti i cittadini sono invitati a contribuire: proprietari di case, artigiani, commercianti, operatori sociali, tecnici e specialisti. «E’ il paese intero chiamato a realizzare questo progetto: occorrono manager capaci di gestire e imprenditori edili che si occupino della reperibilità e ristrutturazione delle case del centro storico. Qui le strutture disabitate sono circa cinquecento e un affitto raramente supera i 300 euro al mese». Le abitazioni dovranno rispondere a standard eccellenti di qualità e sicurezza, possibilmente dovranno essere dotate di giardini e cortili e non dovranno essere isolate, in modo da restituire il senso di comunità e favorire le relazioni tra gli ospiti. Un carretto sardo nel centro di Fluminimaggiore (foto di Eleonora Pilurzu)

Assistenza sanitaria notte e giorno Fondamentale, per il sindaco, il tema della salute. «Chi sceglierà Fluminimaggiore dovrà poter vivere in totale sicurezza: l’assistenza sanitaria sarà garantita notte e giorno, con medici di quartiere e allarmi nelle stanze collegati a centri specializzati in grado di intervenire in qualsiasi momento». Massima attenzione anche alla voce trasporti: «Prevediamo un’organizzazione personalizzata casa per casa, con pullmini a costante disposizione per andare al mare, uscire la sera, organizzare una giornata di shopping a Oristano oppure una gita tra i resti archeologici del Sinis». E le pulizie in casa chi le fa? «Sono comprese nella retta mensile, assieme a tutte le altre spese. Che ovviamente non si pagheranno in Posta. Lo prometto: all’Happy Village di Fluminimaggiore i pensionati non faranno mai più la coda per le bollette!».

Associazione Scirarindi

ASSOCIAZIONE SCIRARINDI

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